mercoledì 2 gennaio 2019

Si dice che le esperienze che creano dolore siano temporalmente circolari ma, il moto circolare non è fine a se stesso (questo avviene solo quando non si esperisce il dolore in insegnamento e quindi la vita lo ripropone in egual misura) ma, procede come una spirale che si erge verso l'alto e crea un'innalzamento di coscienza e conoscenza sempre a "un'ottava superiore"... Questa immagine somiglia al nostro DNA, e come tutto nella vita, sta ad indicarci che tutto ciò che è all'"interno" lo si trova anche all'"esterno"... "come in alto così in basso", "microcosmo/macrocosmo".
A.M.
"Come in una nascita il corpo del bambino oscilla nel ventre della madre per mettere la testa nell'asse del collo uterino, così l'uomo che ha messo radice e che è pronto a nascere oscilla dalla morte alla vita e giunge a presentarsi nell'asse della nascita, davanti alla prima porta.
Allora le contrazioni cominciano.
Esse sono, su un piano sottile, come degli inasprimenti progressivi degli eventi della nostra vita.
Questi costituiscono i pioli della scala che siamo invitati a salire.
Ci obbligano a trovare in noi nuove forze; non più le forze volontarie che potevano un tempo mascherare l'erranza riconducendo ad un'asse esterna, ideologica, morale, o di un'etica differente, ma la forze ontologiche, quelle delle nostre terre interiori, quelle che, aspirate, danno con l'energia l'informazione legata al nuovo campo di coscienza e che aprono ad una nuova intelligenza"
"Il simbolismo del corpo umano" di Annick de Souzenelle

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