lunedì 7 gennaio 2019

Globuli bianchi e tiroide

C'è stato un periodo consistente della mia vita, ma soprattutto nella fascia che va dall'infanzia fino alla prima metà dei 20 anni, in cui il mio corpo era spesso soggetto a malattie autoimmuni come, ad esempio, una grave forma di herpes recidiva che mi attaccò perfino le mucose.
Nel corso della mia vita spesso i miei globuli bianchi erano superiori alla quantità normale, ma il mio stato generale non presentava dei disturbi tali da indurre i dottori ad approfondire su malattie considerate "gravi".
E intanto io stavo sempre male e gran parte della mia giovinezza l'ho passata a cercare di arginare questa sofferenza sia fisica che psicologica ma soprattutto limitante.
Solo a 32 anni, dopo un'esperienza che cambiò radicalmente la mia vita, ma soprattutto la mia posizione verso l'extrasensibile e l'accettazione di tutto ciò che mio malgrado avevo vissuto fin da piccola al proposito, solo allora la mia salute ebbe una svolta incredibile.
Finalmente non dovevo fare sempre i conti con qualsiasi piccolo sbalzo di temperatura che per me era pericoloso all'ennesima potenza...
Devo dire però che da allora iniziai a soffrire di tiroidite autoimmune che però riesco ad oggi a controllate in maniera del tutto naturale con grande sorpresa del mio medico curante esperto in materia.
Tra l'altro mi sono domandata per anni il motivo per il quale si fosse manifestata questa malattia specifica proprio in questa seconda fase della mia vita..
Ho trovato, nel libro il simbolo del corpo umano, un riferimento ai globuli bianchi che mi ha fatto pensare inevitabilmente a quella fase della mia vita in cui rifiutavo categoricamente tutto ciò che mi "divideva" dalla normalità più assoluta.
In più ho trovato un significato profondo della tiroide che mi ha lasciato sbalordita.
Vado di seguito a riportare ciò che ho scoperto in merito.
"Il globulo bianco ha un ruolo primordiale nella struttura del primo "io" nel bambino e nell'adolescente e forse più destrutturante di quanto si pensi nell'uomo che rende eccessivamente forte questo io individualista e narcisista e che crea uno sbarramento davanti alla"porta degli uomini"...
Il globulo bianco inizia psicologicamente il bambino al percorso di differenziazione... gli insegna a distinguere l'"io" dal "non io" dato che esso stesso riconosce l'"estraneo" (l'antigene) e lo riceve come avversario e non come nemico... l'avversario suscita nel globulo bianco il suo omologo attivando il processo di riconoscimento....
L'oppositore non si colora dell'oggetto che combatte più di quanto non si scopra portatore lui stesso di quell'oggetto.
In questo senso "combattere contro" è un'autodistruzione.
Il globulo bianco è l'istruttore per eccellenza del fatto che ogni "guerra" dovrebbe essere spirituale... attraverso il riconoscimento dell'"altro" si costruisce il primo tipo di risposta immunitaria... assimilando l'"altro" assorbe l'"estraneo"...
Un'autentica armata magistralmente schierata per combattere con l'avversario, il quale, rivela essenzialmente il combattimento a se stesso e suscita il suo potere di assimilazione...
L'importanza del globulo bianco induce la strutturazione del primo "io" o perlomeno risponde alla legge unica secondo la quale il primo "io" si forgia a contatto con il "non-io" e in opposizione ad esso... all'acquisizione... dell'identità...
Induce anche l'emergere della seconda identità del soggetto iniziandolo alla qualità della vera lotta... schierando un arsenale d'armi sempre più sofisticate... l'uomo... lotta con l'avversario che è l'oggettivazione dell'avversario interiore...con lui (ha) un immenso potenziale di ricchezze....
Se queste energie potenziali non sono mutate, con un lavoro d'integrazione, in forze di luce, sono loro stesse a rivolgersi contro l'uomo e determinare malattie...
Il ruolo del globulo bianco è quello di istruttore per eccellenza di tale lavoro...
Attualizzate queste energie illuminano il sangue e diventano informazioni; formano l'albero della conoscenza e ne fanno maturare il frutto..
Tale uomo conquista in sé "terre nuove"...
Con questa dinamica di conquista si possono... capire le guarigioni che sfuggono alla logica medica..."
"La tiroide
...Il passaggio "dalla porta degli dei", al di là della quale l'uomo coglie la sefirat da'at, la conoscenza... La tiroide detta "pomo d'Adamo"...
La tiroide poggia su 7 vertebre cervicali.
In greco thyroeidés, "che ha la forma di una porta", la tiroide sembra essere la porta dell'UNO al settemplice e quella del settemplice all'UNO.
Curiosamente questa ghiandola secerne iodio (che richiama lo yod)
È chiamata "pomo d'Adamo; è il primo della spada, lo yod, il Verbo.
Anatomicamente è alla base della lingua, simbolo del Logos, il Verbo.
..Ha un'azione diretta sulla funzione della crescita...
Simbolicamente occupa il posto della sefirah da'at... la conoscenza...È posta dalla tradizione sul tragitto che collega la "porta degli dèi" a Keter.
È il germe e il frutto dell'albero della conoscenza. Colui che diventa questo frutto e che lo coglie si fa Verbo e apre il "cammino dell'albero della vita" custodito dalla spada dei cherubini..."
A.M.

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