Giorni fa è entrato un merlo nella reception in cui lavoro..
Cercando l'uscita il povero uccellino ha sbattuto violentemente contro un vetro delle grandi finestre che abbiamo.
L'impatto è stato talmente forte che il poverino si è immobilizzato sullo stipite del finestrone con il becco aperto e il respiro affannato...
Dopo poco mi sono accorta che il suo becco sanguinava e che forse il trauma era più serio di quanto pensassi...
Ho provato ad aiutarlo (volevo farlo portate alla lipu) ma alla fine è voltato via...
Non so se la libertà in quelle condizioni fosse stata la cosa migliore ma è andata così...
Ho pianto tantissimo per quel povero merlo, ero disperata, e la disperazione non era soltanto per la sua sorte, ma in parte per il fatto che mi sono rivista in quell'uccello e mi sono fatta pena da sola...
Anch'io ora sono estremamente spaventata, dolorante, irretita, immobile a pensare "che cosa ho fatto", immobile con la bocca aperta e il fiato spezzato dal dolore...
Anch'io ho preso in faccia un vetro pensando fosse cielo...
Anch'io mi sono fatta ingannare e ora pago le conseguenze...
Anch'io sto in balia dei predatori questo periodo di fragilità è come il sangue per gli avvoltoi...
La vita mi mette a dura prova ogni giorno con qualcosa di nuovo...
In quel povero merlo ho visto me stessa...
Il simbolo di cosa sto passando in questo periodo...
Nell'AniMo Antico
"Tanto assurdo e fugace è il nostro passaggio per il mondo che mi rasserena soltanto il sapere che sono stata autentica, che sono riuscita ad essere quanto di più somigliante a me stessa mi è stato concesso di essere." Frida Kahlo
lunedì 28 maggio 2018
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