domenica 25 marzo 2018

Vorrei dirti...
Che vedere te in quelle condizioni è come assistere a una penosa agonia di un esemplare raro relegato in una piccola gabbia sporca e piena di ruggine.
Ti vedo li accasciato e deperito, chiuso nella tua prigione mentale, che tu credi sia la tua realtà... tu stesso l'hai costruita...
Sento le tue vibrazioni ormai dense e basse... la tua melodia è la più penosa marcia funebre mai suonata...
La tua luce si sta man mano affievolendo...
Ma non ti accorgi che sei cieco e sordo?
Non ti accorgi che tutto ciò che reputi la tua realtà è l'incubo in cui ti stai costringendo a stare?
Non ti accorgi che la parte più elevata di te l'hai cacciata per vivere nella più totale dimenticanza di ciò che sei ...?
Per me sentire tutto ciò è sofferenza, ma non permetterò che le mie vibrazioni si accordino o si abbassino per risonanza alle tue...
Ci sono dei momenti in cui anche le più buone intenzioni di aiuto debbono essere ritirate nel proprio centro per non essere risucchiati nel vortice di buio che l'altro sta vivendo...
Mi auguro e ti auguro che il tuo buio, il buio dell'anima, che stai esperendo, ti porti al tuo vero splendore un giorno...
Io purtroppo... Vorrei tenderti la mia mano ma non posso farlo, non posso cadere lì con te perché quello è il tuo personale inferno ed è da lì che devi tornare più forte di prima...
Io il mio l'ho avuto, il mio cammino mi obbliga a proseguire...
Il mio pensiero è lì con te e quando sarai aperto a riceverlo allora lo sentirai..
Per ora vuoi solo respingere ogni azione di aiuto...
Ognuno di noi deve proseguire anche per l'altro perché cadere insieme nello stesso incubo crea due morti al posto di uno...
Crea una mente aperta all'anima in meno..
Crea un mancato elemento che tenga le vibrazioni alte in questa terra di persone nelle loro gabbie penose...
Nell'AniMo Antico

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