"...Dio ha tracciato il mio cammino come il tuo e se la mia corsa ti pare incerta e vagabonda si è perché i tuoi raggi non possono estendersi tanto da abbracciare l'ellissi ch'egli mi ha assegnato per pista.
La mia infiammata capigliatura è il fanale di Dio, sono la messaggera dei soli e mi ritempro nei loro fuochi per farne parte sul mio cammino ai giovani mondi che non hanno ancora abbastanza caldo e agli altri che nella loro solitudine tremano dal freddo.
Se mi stanco nel mio lungo viaggio, se sono di una bellezza meno dolce della tua, se meno virginia è la mia acconciatura, non per questo sono meno di te nobile figlia del cielo.
Lasciatemi Il segreto del mio terribile destino, lasciatemi lo spavento che mi circonda, maleditemi se non potete comprendermi, ma non per questo io rinuncerò a compiere l'opera che mi fu assegnata e a continuare la mia corsa sotto la spinta del soffio di Dio!
Felici le stelle che si riposano e brillano come giovani regine nella tranquilla società degli universi!
Io sono la proscritta sempre errante che ha per padre all'infinito.
Mi si rimprovera di turbare l'armonia degli universi poiché non giro attorno ai loro particolari centri, mentre li unisco gli uni agli altri fissando i miei sguardi sul centro unico di tutti soli.
Sappiate che nel tempio di Dio ardono fuochi diversi che tutti lo glorificano; voi siete le fiamme del candeliere d'oro ed io la fiamma del sacrificio: segua ognuno di noi il suo destino...
Dio non ha creato il Dolore, l'Intelligenza ha accettato di essere libera...."
Tratto da "Il rituale dell'alta magia" di E. Levi
Questo scritto mi ha colpito per la potenza delle sue parole, avrei voluto porre l'ultima frase "Dio non ha creato il Dolore, l'Intelligenza ha accettato di essere libera" poiché è il fulcro di tutto il passo qui riportano.
Il Dolore non è stato creato da Dio ma è una naturale conseguenza della presa di coscienza data dell'intelletto puro che non ha altra legge che la Verità.
Le parole pronunciate dalla Stella errante non sono un vano tentativo di suscitare sentimenti di pena per la sua sfrenata corsa incomprensibile agli altri... bensì espone un senso di grande Libertà...
Libertà della scelta...
La differenza sostanziale che si può attribuire a una Regina guerriera (Elizabeth I, o alla Ginevra del film King Arthur una celtica guerriera e regina allo stesso tempo) e una principessa virginea e passiva nel suo ruolo di santa e sposa.
Una Libertà assoggettata comunque a un Destino divino, ma vissuto senza la passività di chi non ha mai tempeste da dissipare... di chi non scende in battaglia accanto al suo Re..
Un sentirsi diversamente "figli di Dio" anche nella solitudine del proprio cammino errante...
Le Stelle fisse sono lì serene e senza alcun perturbamento, ma questo porta all'esperienza di una vita passiva di "grazia divina"...
La Stella errante crea il suo destino personale attraverso l'azione, mentre adempie al Destino che Dio le ha affidato..
Nell'AniMo Antico
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