lunedì 5 settembre 2016

La memoria ancestrale come chiave dell'immortalità dei geni di ogni tempo

Spesso mi domando per quale motivo il Sistema sta cercando di mantenere sempre più basso il livello culturale, intellettuale ma soprattutto spirituale degli esseri umani...
Spesso mi sono risposta che probabilmente una massa di individui dormienti e inconsapevoli sulla vera natura dell'esistenza è più controllabile e manipolabile...
Sempre meno spiritualità , sempre più superficialità e soprattutto mancanza della sensazione intima di interconnessione... quella manca davvero...
Io credo che l'umanità stia andando incontro a una morte certa perché non esiste quel senso di cooperazione generale che ha creato la civiltà...
Tutto ciò a che pro? L'autodistruzione? Non ha molto senso... se la maggior parte dell'umanità si autodistrugge poi non si ha più nessuno da dominare...
E quindi mi mancava sempre un tassello a questa riflessione..
Ed era quale fosse la vera ragione. .. quella su un piano più alto, quello spirituale astrale...
Ho trovato finalmente una risposta al mio quesito nel libro di Pessoa  (pagine esoteriche)
Ed è la stessa ragione per la quale sono stati colonizzate molte civiltà indigene che mantenevano un livello spirituale globale mondiale alto o che nascondevano in esse dei centri spirituali puri..
Innanzitutto, come ho riportato in un post precedente, la vera iniziazione è quella che ti da la vita... la tua stessa esistenza...
Ma il vero significato dell'iniziazione è che questo mondo invisibile in cui viviamo è un simbolo e un'ombra, che questa vita che conosciamo tramite i sensi è  una morte e un sonno, o in altre parole, che quanto vediamo è un'illusione.
L'iniziazione è il dissolversi -un dissolversi graduale, parziale - di questa illusione.
La ragione del suo segreto è che la maggior parte degli uomini non è adatta a comprenderlo, e quindi lo comprenderebbe male e lo fraintenderebbe, se fosse reso pubblico.
La ragione per cui il significato è simbolico risiede nel fatto che l'iniziazione non è  una conoscenza, ma una vita, e l'uomo deve dunque scoprire da sé ciò che i simboli mostrano, perché così vivrà la loro vita, senza limitarsi ad apprendere le parole con cui vengono rivelati.》
Poi viene da sé comprendere che se questa è la vera iniziazione non è possibile né controllarla, né fermarla (a limite ritardarla) né circoscriverla nei gruppi iniziatici  (perché chi davvero ha questo destino non si affida a gruppi).... quindi ho trovato un altro tassello sempre in questo libro:
"Lontani da tutto ciò i Maestri della Dottrina Segreta custodiscono le chiavi dei segreti intimi del mondo.
E quello che le loro ombre temono è quanto nell'azione dei Maestri non potranno mai raggiungere: il dominio sulla formazione dei geni, l'azione profonda e potente che incise su Shakespeare, su Goethe e inciderà su chi possa elevarsi, per nascita e per influsso degli astri, alle vette dove poter essere raggiunti dalla Grande Luce.
Perché i Trecento temono, sopra  ogni cosa, il genio, il quale, essendo di origine superiore - orogine rappresentata in questo mondo dall'incontro fortuito di qualità ereditarie, di educazione personale, di ambienti sociali stimolanti- è immune dalla loro azione, che è temibile ma non suprema.
I poteri magici dei maligni dell'Occulto, pur essendo significativi, non possono però innalzarsi al livello di quelli dei Maestri della Dottrina Segreta -al dominio interiore sulle anime grandi, alla capacità di indurre coloro che nascono a nascere di  nuovo."
(Il post completo è su oltre la storia)
E mi domando allora se tutto ciò che i geni del passato hanno lasciato per quelli  di oggi funge come promemoria di un passato ancestrale che più che un apprendimento è un ricordare...
In fondo credo che il vero scopo dell'arte della memoria era proprio questo... non solo comunicare tra coloro che conoscevano determinati misteri, ma soprattutto (e forse sbaglio), risvegliare memorie ancestrali in chi è destinato a saper e poter ricordare..
Forse questo è uno dei misteri della vita... l'eternità dello spirito è  la memoria ancestrale...
In fin dei conti una persona muore davvero quando nessuno si ricorda più della sua esistenza...
La memoria ancestrale è la formula della vita eterna...
Il pathos di un monumento che risveglia dei sentimenti profondi di ammirazione è forse una reazione alchemica della memoria ancestrale?
Vi è  mai capitato di leggere un libro e in alcuni passi pensare... "sembra scritto da me"... come pura espressione di qualcosa che era gia in voi come concetto rozzo, non ancora in grado di essere espresso nella maniera più limpida possibile... e poi ve lo ritrovate lì...
Nell'AniMo Antico

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